Archivio per la ‘ Meditazione Tematica ’ Categoria

Mariane – 15/05/07

– Mariane -

Dagli scritti di Padre Pio:

Madre mia, come mi sento confuso sì carico di colpe di fronte a te …  Abbi pietà di me; uno sguardo tuo materno mi rialzi, mi purifichi, mi elevi a Dio, elevandomi sul fango della terra, per assorgere a colui che mi creò, mi rigenerò nel santo Battesimo, ridonandomi quella bianca purissima stola dell’innocenza che il peccato d’origine aveva deturpato. Ch’io l’ami, o Madre mia.  (Ep.IV,860) Leggi tutto »

Dio amore infinito – 20/03/07

y1phs42e7Z8xAeig_PyzKKWD5TsQE2mxtLwjiDtDKdwjj76Bz9RlUgDW-yGqV0Vjyd0Za8E-f6-7kI[1] – Dio amore infinito -

Dagli scritti di Padre Pio:

Ahimè! Che spina acuta io sento nel mezzo del mio spirito, che mi fa spasimare di amore dì e notte. Che dolore acerbo io esperimento nelle estremità e dalla parte del cuore! … In mezzo a tanto strazio amoroso e doloroso insieme, si avverano due sentimenti contrari: uno che vorrebbe respingere da sé il dolore, l’altro che il desidera. Ed il semplice pensiero di vivere per qualche tempo senza di un tale acuto ed amoroso martirio m’atterrisce, mi spaventa, mi fa agonizzare.(Ep.I,1103) Leggi tutto »

Umiliarsi dinanzi a Dio – 19/02/08

-Umiliarsi dinanzi a Dio-

Dagli scritti di Padre Pio:

… sembrami che ora sia proprio tempo che vi fermaste a considerare attentamente la vanità dello spirito umano, come egli facilmente s’imbarazza e si agita in se stesso. Sono persuaso che le angustie che andate spesso soffrendo siano cagionate da una quantità di considerazioni e di desideri fatti con una grande soverchia sollecitudine per giungere a quella immaginaria perfezione, intendo dire, che la vostra immaginazione spesso si prefigge, in contrario alle povere o modeste istruzioni da me ricevute; il pensiero di una totale perfezione, alla quale le vostre volontà vogliono condurvi; ma che succede? Che rimangono atterrite dalla grande difficoltà, cioè dall’impossibilità di potervi giungere. E di qui hanno origine quegli abbassamenti e turbamenti di spirito, inquietudini, imperfezioni, scoraggiamenti fino al punto da darsi quasi per vinti e di abbandonare tutto. (Ep.IV,363) Leggi tutto »

Ministro del Signore – 14/07/09

– Ministro del Signore -

Dagli scritti di Padre Pio:

Ecco una languida figura di ciò che Gesù opera in me. A quella guisa che un torrente trascina seco nella profondità dei mari tutto ciò che incontra nel suo corso, così l’anima mia che si è sprofondata nell’oceano senza rive dell’amore di Gesù, senza alcun mio merito e senza potermene rendere ragione, attira dietro di sé tutti i tesori. Ma, padre mio, mentre io scrivo dove vola il mio pensiero? Al bel giorno della mia ordinazione … ho già incominciato a provare di nuovo il gaudio di quel giorno sacro per me. Fin da stamattina ho incominciato a gustare il paradiso…e che sarà quando lo gusteremo eternamente!? Vado paragonando la pace del cuore, che sentii in quel giorno, con la pace del cuore che incomincio a provare fin dalla vigilia, e non ci trovo nulla di diverso…quanto fui felice, quanto godei quel giorno! (Ep.I,297) Leggi tutto »

Dio è tutto – 21/04/09

TRINITA – Dio è tutto -

Dagli scritti di Padre Pio:

Ecco, padre, le condizioni con le quali dobbiamo darci a Dio: che da qui in avanti egli faccia la sua volontà su di noi e che distrugga la nostra a suo piacere. Oh quanto sono felici coloro che Dio maneggia a seconda dei suoi voleri, e che esercita, o con la tribolazione o con la consolazione. I veri servi di Dio hanno sempre più stimato l’avversità, come più conforme alla strada che percorse il nostro Capo, il quale operò la nostra salute a mezzo della Croce e degli obbrobri. (Ep.IV,106) Leggi tutto »

Esortazioni – 28/10/2008 -

– Esortazioni -

Dagli scritti di Padre Pio:

Io veggo che tutte le stagioni dell’anno si trovano nelle anime vostre: che talora sentite l’inverno di molte sterilità, distrazioni, svogliatezze e noie; ora le rugiade di maggio, con l’odore dei santi fioretti; ora i calori del desiderio del piacere al nostro Sposo divino. Non rimane dunque se non l’autunno, del quale non vedete voi gran frutti, però occorre bene spesso che al tempo di batter le biade e di premere le uve, si trovino raccolti maggiori di quelle che promettevano le mietiture e le vendemmie.Voi vorreste che tutto fosse nella primavera e nell’estate; ma no, mie dilettissime figliuole, bisogna che sia questa vicissitudine così nell’interno come nell’esterno. Nel cielo tutto sarà di primavera quanto alla bellezza, tutto d’autunno quanto al godimento, tutto d’estate quanto all’amore. Non vi sarà alcun inverno; ma qui l’inverno è necessario per esercizio dell’annegazione, e di mille piccole ma belle virtù, che si esercitano nel tempo della sterilità. (Ep.III,587/588) Leggi tutto »

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