– Santa Chiara -

Dagli scritti di Padre Pio:

… Mi si presenta la diletta primogenita del Serafico Padre, là, nel silenzio alto e solenne del refettorio austero, Santa Chiara, con le sue figliuole umile e mortificate, che al ritmo della povertà, cantano le note brevi e chiare della rinunzia e del sacrificio. Ognuno delle suore si schiera al suo posto eleva al Signore la mente ed attende in pace… Allora la voce limpida della madre, s. Chiara, intuona il Benedicite. La mano verginale si leva, lenta e solenne a benedire col gesto grande, miracoloso… Così il Signore veniva miracolosamente in aiuto di quelle che per lui avevano tutto abbandonato, e si piegava ubbidiente alla volontà della sua sposa che l’invocava con purezza e con quella fede che trasportava i monti. (San Giovanni Rotondo, 30 dicembre 1921, Padre Pio a Graziella Pannullo, sua figlia spirituale, Ep. III, p.1090/1092)

Dagli scritti di Padre Pio:

Domandiamo anche noi, al nostro caro Gesù, l’umiltà, la fiducia e la fede della nostra cara santa; come lei preghiamo Gesù, fervorosamente; abbandoniamoci a lui distaccandoci da questo menzognero apparato del mondo ove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all’anima se avrà saputo bene amarlo. (San Giovanni Rotondo, 30 dicembre 1921, Padre Pio a Graziella Pannullo, sua figlia spirituale, Ep. III, p. 1092)

Dagli scritti di Padre Pio:

Non intraprendete mai alcun lavoro e qualsiasi altra azione, senza avere prima innalzata la mente a Dio, a lui indirizzando, con santa intenzione, le azioni che sarete per fare. Lo stesso con rendimento di grazie farete in fine delle vostre azioni tutte, esaminandovi se il tutto è stato eseguito a secondo della retta intenzione data in sul principio, e trovandovi manchevole chiederne umilmente perdono al Signore, con la ferma risoluzione di emendare i difetti. (Foggia, 15 dicembre 1914, Padre Pio a Raffaelina Cerase, sua figlia spirituale, Ep. II, 275)

Dagli scritti di Padre Pio:

Né deve scoraggiarvi e buttarvi nella tristezza se le azioni vostre non vi riescono con quella perfezione con cui si diede l’intenzione; che volete! Siamo fragili, siamo terra e non ogni terreno produce gli stessi frutti a seconda dell’intenzione del coltivatore. Ma dalle nostre miserie umiliamoci sempre, riconoscendo il nostro nulla senza il divino aiuto. (Foggia, 15 dicembre 1914, Padre Pio a Raffaelina Cerase, sua figlia spirituale, Ep. II, 275)

Tratto dall’Epistolario II, III, anno 1975, 1977, a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.

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