– Gesù è il grande Salvatore -

Dagli scritti di Padre Pio:

Anima mia, contempla la tua celeste Madre che ubbidisce col suo sposo Giuseppe all’editto di Augusto e nel contempo all’ordine di Dio, per compimento delle profezie: nel colmo dell’inverno si porta da Nazaret a Betlemme, senza alcun riguardo alla sua dignità di madre di Dio; ubbidisce senza esitanza ad una creatura della terra, la quale, senza pur saperlo, concorre con un editto a dare compimento ai divini disegni. Con l’iscrizione dei due santi coniugi si riconosce la loro discendenza dalla reale stirpe di Davide con colui che deve essere il Salvatore del mondo, il re dei cuori. Egli è per giungere; l’ora è per scoccare; la terra accoglierà il suo Salvatore, ma il mondo non lo riconoscerà. (Appendice, il Natale di Gesù, Ep. IV, p. 868)

Dagli scritti di Padre Pio:

Ecco, anima mia, i due sposi che respinti da tutti, perché non v’è posto né compassione per essi, senza riguardo allo stato di quella tenera Vergine nazarena che è prossima a dare alla luce il Figlio di Dio, che con la sua grazia attira nel suo seno un Dio, il cuore della creatura non si commuove, e li respinge. L’umile Vergine riconosce in ciò i divini decreti, compiange e prega per quel popolo che vilmente respinge il suo Dio, il suo Salvatore. Escono tutti e due i santi sposi fuori della città, ed il loro sguardo si posa su di un umile e freddo ricetto, sol degno di accogliere colui che con l’umiltà dei suoi natali vuol darci l’esempio e coi i suoi abbassamenti dimostrarci l’amore infinito per noi. Scende dall’altezza dei cieli al punto più umile della terra, in una povera stalla, fra animali. (Appendice II, il Natale di Gesù, Ep. IV, p.869s)

Dagli scritti di Padre Pio:

Il Natale è già prossimo … intanto io voglio sperare che voi non sarete del numero di quei falsi cristiani, i quali fanno consistere tutta la festa nel piacere sensuale; ma che anzi la facciate consistere principalmente nell’essere in amicizia di Dio. Quindi vi esorto a disporvi a celebrare un sì alto mistero con una sincera contrizione dei vostri mancamenti verso la divina bontà con una fervidissima Comunione, per quindi poter ricevere le benedizioni del nascente Bambino. (S.L.s.l., Ep. IV, p. 807)

Dagli scritti di Padre Pio:

Ha detto il profeta Isaia: “Un fanciullo è nato per noi, un figliuolo è stato donato a noi”(Is. 9,6)… Questo figliuolo è Gesù … non cessiamo perciò di così baciare questo Figliuolo divino, poiché se tali saranno i baci che ora gli daremo, verrà egli stesso, come lo ha promesso, colmo di misericordia e di amore; verrà a prenderci nelle sue braccia, a darci il bacio di pace negli ultimi sacramenti in punto di morte; e così finiremo nel bacio santo del Signore la vita nostra. (Pietrelcina, 7 settembre 1915, Ep. II, p. 488s)

Tratto dall’Epistolario II, IV, II edizione a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni

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