– Non temere di nulla, Gesù è con te -

Dagli scritti di Padre Pio:

San Bernardo nella sua scala claustrale ammette esser quattro i gradini o i mezzi per cui si sale a Dio ed alla perfezione; e dice che sono la lezione e la meditazione, l’orazione e la contemplazione. Ed a provare ciò che egli dice apporta quelle parole del divin Maestro: “Cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”(Mt.7,7); ed applicandole ai quattro mezzi o gradi della perfezione, dice che con la lezione della sacra scrittura e degli altri libri santi e devoti si cerca Iddio; con la meditazione si trova, con l’orazione si bussa al di lui cuore e con la contemplazione si entra nel teatro delle divine bellezze, aperto dalla lezione, meditazione ed orazione, agli sguardi della nostra mente (Scala claustralium sive Tractatus de modo orandi).  (Ep.II,142/143)

Dagli scritti di Padre Pio:

Gesù sia sempre nel centro del tuo cuore…Siano grandi le prove, a cui il dolcissimo Signore ti assoggetta, ma è più grande e più provvido colui che te le manda. Non temere di nulla, Gesù è con te…circa i timori che hai, ne è cagione satana, il quale vedendoti adesso più che mai risoluta di vivere in Dio e di Dio senza eccezione e riserva, farà ogni sorta di sforzo per incomodarti e renderti dura la vita della divozione e della perfezione cristiana… Guardati, mia carissima figliuola, dal tralasciare la santa orazione e tutte le altre pratiche di pietà, perché faresti il giuoco dell’avversario; ma continua coraggiosamente e costantemente in questo santo esercizio ed aspetta che Dio,ti parli, perché un giorno ti dirà parole di pace e di consolazione, ed allora conoscerai che i tuoi patimenti saranno stati impiegati assai bene, e la tua pazienza utile. (Ep.III,765)

Dagli scritti di Padre Pio:

Iddio vuole sposarsi coll’anima in fede e l’anima che deve celebrare questo celeste connubio in fede pura deve camminare, la quale soltanto è mezzo adatto ed unico per quest’unione d’amore. L’anima, dico, per assorgere alla divina contemplazione, deve essere purificata di tutte le imperfezioni non solo attuali, che si ottiene con la purga sensitiva, ma sibbene da tutte le imperfezioni abituali, che sono certe affezioni, certe abitudini imperfette che la purga del senso non è riuscita di estirpare e che rimangono nell’anima come alla stato di radice; e che si ottiene con la purga dello spirito, colla quale Iddio con una luce altissima penetri tutta l’anima, intimamente la trafigga e tutta la rinnovi. (Ep.I,441)

Dagli scritti di Padre Pio:

Ti dico, mio carissimo figliuolo, che le disposizioni del tuo spirito sono buone;esse accennano ad un’alta ascensione di miglioramento spirituale, che tu puoi raggiungere e fanno argomentare l’amore di predilezione di Dio a tuo riguardo…Ma affinché tu possa riuscire nell’intento è necessaria l’assidua riflessione sulla vita di nostro Signore e sulle vite ancora di quei santi che si sono studiati di ricopiare in se Gesù Cristo; è necessaria ancora l’assidua riflessione su i doveri da noi professati e sugli insegnamenti santi che noi abbiamo appresi; dal continuo riflettere e meditare nasce la stima per ciò che si è riflettuto e meditato, e dalla stima il desiderio ed il conforto della imitazione e della osservanza. (Ep.IV,394)

Tratto dall’epistolario I,II,III,IV, II edizione anno 1973,1975,1977,1984 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni

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