1. Mistero di luce

La Parola di Dio

Di nuovo Gesù parlo loro:”Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.  (Gv 8,12)

La Parola della Chiesa

Geù ha qualificato se stesso come “luce del mondo”(Gv8,12), e questa sua proprietà è ben posta in evidenza da quei momenti della sua vita, come la Trasfigurazione e la Risurrezione, nei quali la sua gloria divina chiaramente rifulge. Nell’Eucarestia invece la gloria di Cristo è velata. Il Sacramento eucaristico è “mysterium fidei” per eccellenza. Tuttavia, proprio attraverso il mistero del suo totale nascondimento, Cristo si fa mistero di luce, grazie al quale il credente è introdotto nelle profondità della vita divina. (Mane Nobiscum Domine,11)

Riflessione

Come dunque Gesù si è manifestato al mondo? Nel cielo rifulse una stella: la sua luce era ineffabile e la sua novità indusse grande stupore. Tutte le altre stelle, insieme col sole e con la luna, formavano un coro a questa stella, che illuminava di una luce tutte le cose, e grande meraviglia e lo stupore donde mai potesse venire quello splendore insolito, così diverso dagli altri. Per questo ogni incantesimo diabolico svanì e fu spezzata ogni catena di malizia; fu distrutta l’ignoranza e venne meno l’antico regno di Satana, essendovi Dio manifestato in forma umana, per ridare agli uomini la novità della vita eterna. (Sant’Ignazio, Lettera agli Efesini XIX)

Litanie della SS. Eucarestia

Dono ineffabile del Padre     Noi Ti adoriamo

Segno dell’amore supremo del Figlio   Noi Ti adoriamo

Prodigio di carità dello Spirito Santo  Noi Ti adoriamo

Frutto benedetto della Vergine Maria   Noi Ti adoriamo

Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo   Noi Ti adoriamo

sacramento che perpetua il sacrificio della croce   Noi Ti adoriamo

Sacramento della nuova ed eterna alleanza   Noi Ti adoriamo

Dagli scritti di Padre Pio

L’anima mia che sempre più va ricevendo favori da Dio non è soddisfatta, che anzi geme sempre e sospira perchè sempre le si raddoppia il dolore. Di giorno in giorno a lei si scoprono sempre più le grandezze del suo Dio ed a tal luce, che sempre più viva in lei si va facendo, arde dal desiderio di a lui unirsi con vincoli indissolubili. Vede in questa luce quanto questo santo adorabile Signore merita d’essere amato e si sente sempre più infiammata per lui. Ma, oh Dio!, questo stesso desiderio di unirsi a lui, di amarlo quanto ne può una creatura, le rpoducono una gran pena vedendo sempre più quanto è lei separata e lontana dal possederlo senza timore di perderlo. (Ep I p 366, Ed 1992)

Preghiamo insieme

Il Signore è mia luce e mia salvezza, / di chi avrò paura?

Il Signore è difesa della mia vita, / di chi avrò timore?

Mostrami, Signore, la tua via, / guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici.

Non espormi alla brama dei miei avversari; / contro di me sono insorti falsi testimoni /

che spirano alla violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore / nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte, / si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. (Salmo27,1-2; 11-14)

Canto

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2.Progetto di solidarietà

La Parola di Dio

Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte tutti, secondo il bisogno di ciascuno. (At 2, 42-45)

La Parola della Chiesa

L’Eucarestia non è solo espressione di comunione nella vita della Chiesa; essa è anche progetto di solidarietà per l’intera umanità. La Chiesa rinnova continuamente nella celebrazione eucaristica la sua coscienza di essere “segno e strumento” non solo dell’intima unione con Dio, ma anche dell’unità di tutto il genere umano. Ogni Messa, anche quando è celebrata nel nascondimento e in una regione sperduta della terra, porta sempre il segno dell’univeralità. Il cristiano che partecipa all’Eucarestia apprende da essa a farsi promotore di comunione, di pace, di solidarietà, in tutte le circostanze della vita. (Mane Nobiscum Domine, 27)

Riflessione

… Tutti i fedeli che amano Dio e il prossimo, anche se non bevono il calice di una passione corporale, bevono però il calice della carità del Signore … Perché beve il calice del Signore soltanto chi conserva la sua santa carità, senza la quale non serve a nulla abbandonare il proprio corpo alle fiamme. Il dono della carità ci dà il potere di essere in realtà, ciò che celebriamo misticamente nel sacrificio. E’ quanto intende dire l’Apostolo quando afferma: Essendo un solo pane, noi siamo un corpo solo sebbene in molti, partecipando tutti allo stesso pane. (1 Cor 10,17)   (S. Fulgenzio di Ruspe, Contro Fabio, 28, 16-21)

Litanie della SS.ma Eucarestia

Memoriale della morte e risurrezione del Signore Noi Ti adoriamo

Memoriale della nostra salvezza   Noi Ti adoriamo

Sacrificio di lode e di ringraziamento  Noi Ti adoriamo

Sacrificio d’espiazione e di propiziazione   Noi Ti adoriamo

Dimora di Dio con gli uomini   Noi Ti adoriamo

Banchetto delle nozze dell’Agnello  Noi Ti adoriamo

Dagli scritti di Padre Pio

… L’anima che ha scelto il divino amore non può rimanersene egoista nel Cuore di Gesù, ma si sente ardere anche della carità verso i fratelli, che spesso fa spasimare l’anima. Ma come mai può avvenire tutto questo? … Non è difficile intenderlo, perché non vivendo più l’anima della propria vita, ma vivendo di Gesù che vive in lei, deve sentire, volere e vivere degli stessi sentimenti, voleri e vita di chi vive in lei … Spasimi pure la tua anima per Iddio e per i fratelli che non vogliono saperne di lui, perché c’è il sommo gradimento di lui. (Ep. III pp 962/963, Ed 1994)

Preghiamo insieme

Signore, chi abiterà nella tua tenda? / Chi dimorerà sul tuo santo monte?

Colui che cammina senza colpa, / agisce con giustizia e parla lealmente, / non dice calunnia con la lingua, / non fa danno al suo prossimo / e non lancia insulto al suo vicino.

Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, / ma onora chi teme il Signore.

Anche se giura a suo danno, non cambia; / presta denaro senza fare usura, / e non accetta doni contro l’innocente.

Colui che agisce in questo modo / resterà saldo per sempre.  ( Salmo 15, 1-5)

Canto

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3. Pane di vita

La Parola di Dio

Gesù disse: ” In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno “. ( Gv 6, 53 – 58)

La Parola della Chiesa

” Infatti, nella santissima Eucarestia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua e pane vivo che, mediante la sua carne vivificata dallo Spirito Santo e vivificante, dà vita agli uomini “. Perciò lo sguardo della Chiesa è continuamente rivolto al suo Signore, presente nel Sacramento dell’Altare, nel quale essa scopre la piena manifestazione del suo immenso amore. ( Ecclesia de Eucharistia, 1 )

Riflessione

Il nostro Signore e Salvatore dice: Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue, non avrete la vita in voi. La mia carne infatti è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda (Gv 6, 54-55). Gesù è puro in tutto e per tutto: perciò tutta la sua carne è cibo e tutto il suo sangue è bevanda. Ogni sua opera è santa e ogni sua parola è vera: perciò anche la sua carne è vero cibo e il suo sangue è vera bevanda. Con la carne e il sangue della sua parola abbevera e sazia, come con cibo puro e bevanda pura, tutto il genere umano.  ( Origene, Omelia sul Levitico, 7,5 )

Litanie della SS.ma Eucarestia

Pane vivo disceso dal Cielo  Noi Ti adoriamo

Manna nascosta piena di dolcezza  Noi ti adoriamo

Vero Agnello pasquale  Noi Ti adoriamo

Diadema dei sacerdoti  Noi Ti adoriamo

Tesoro dei fedeli  Noi Ti adoriamo

Viatico della Chiesa pellegrinante  Noi Ti adoriamo

Dagli scritti di Padre Pio

Accostiamoci a ricevere il pane degli angeli con una gran fiamma di amore ed attendiamoci pure da questo dolcissimo amante dell’anime nostre di essere consolati in questa vita col bacio della sua bocca. Felici noi … se arriveremo a ricevere dal Signore della nostra vita di essere consolati di questo bacio! Allora sì che sentiremo essere la nostra volontà sempre legata indivisibilmente con quella di Gesù, e niuna cosa al mondo ci potrà impedire di avere un volere che non sia quello del divin maestro. ( Ep. II pp 342 – 343 )

Preghiamo insieme

Siano confusi tutti gli adoratori di statue / e chi si gloria dei propri idoli.

Si prostrino a lui tutti gli dei!

Ascolta Sion e ne gioisce, / esultano le città di Giuda / per i tuoi giudizi, Signore.

Perché tu sei, Signore, / l’Altissimo su tutta la terra, / tu sei eccelso sopra tutti gli dei.

Odiate il male, voi che amate il Signore: / lui che custodisce la vita dei suoi fedeli / li strapperà dalle mani degli empi.

Una luce si è levata per il giusto, / gioia per i retti di cuore.

Rallegratevi, giusti, nel Signore, / rendete grazie al suo santo nome.  ( Salmo 97, 7 – 12 )

Canto

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4. Pane del Cielo

La Parola di Dio

Allora gli dissero: ” Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo “. Rispose loro Gesù: ” In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello  vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo “. Allora gli dissero: ” Signore, dacci sempre questo pane “.  ( Gv 6, 30 – 34 )

La Parola della Chiesa

La ” frazione del pane ” – come agli inizi veniva chiamata l’Eucarestia – è da sempre al centro della vita della Chiesa. Per mezzo di essa Cristo rende presente, nello scorrere del tempo, il suo mistero di morte e di risurrezione. In essa Egli in persona è ricevuto quale ” pane vivo disceso dal cielo ” ( Gv 6,51 ), e con Lui ci è dato il pegno della vita eterna, grazie al quale si pregusta l’eterno convito della Gerusalemme celeste.  (Mane Nobiscum Domine, 3)

Riflessione

… Coloro che desiderano aver parte al pane della vita che discende dal cielo, debbono purificare le loro opere con il frequente lavacro delle elemosine, delle lacrime e degli altri frutti della giustizia, per poter partecipare ai misteri celesti in purezza di cuore e di corpo, è necessario che le impurità di cui ciascuno si macchia nell’occuparsi degli affari terreni, siano purificate dalla successiva presenza dei buoni pensieri e delle buone azioni, se egli desidera godere dell’intimo ristoro di quel pane. (Beda il Venerabile, Commento al Vangelo di Marco)

Litanie della SS.ma Eucarestia

Rimedio delle nostre quotidiane infermità  Noi Ti adoriamo

Farmaco di immortalità Noi Ti adoriamo

Mistero della fede  Noi Ti adoriamo

Sostegno della speranza  Noi Ti adoriamo

Vincolo della carità  Noi Ti adoriamo

Segno di unità e di pace  Noi Ti adoriamo

Dagli scritti di Padre Pio

Ebbene la sua immensa carità, quella stessa carità che lo spinse a lasciare il seno del suo eterno Genitore per venire in terra ed assumere su di sé le nostre fragilità trovò un mezzo ammirabile, in cui ci diede a vedere l’eccesso dell’amore che egli ci porta. Ma quale fu questo mezzo? Oh!Intendiamo bene per amore del cielo quello che il nostro buon Maestro, immediatamente dopo che in nome nostro ebbe fatta al Padre, e, in nome suo proprio ed in nome nostro ancora: “Dacci oggi, o Padre, il pane nostro quotidiano”. Ma qual’è questo pane? In questa domanda di Gesù, salvo sempre migliore interpretazione, io vi ravviso l’eucarestia pricipalmente. (EpII p 342. Ed 1987)

Preghiamo insieme

Comandò alle nubi dall’alto/ e aprì le porte del cielo;

fece piovere su di essi la manna per cibo/ e diede loro pane del cielo:

l’uomo mangiò il pane degli angeli/ diede loro cibo in abbondanza.

Mangiarono e furono ban sazi,/ li soddisfece nel loro desiderio.

Fu per loro pastore dal cuore integro/ e li guidò con mano sapiente. (Salmo 78, 23-25. 29. 72)

Canto

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5. Presenza Reale

La Parola di Dio

(Fratelli) ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché che mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. (1 Cor 11, 26-29)

La Parola della Chiesa

Occorre, in particolare, coltivare, sia nella celebrazione della Messa che nel culto eucaristico fuori della Messa, la viva consapevolezza della presenza reale di Cristo, avendo cura di testimoniarla con il tono dela voce, con i gesti, con i movimenti, con tutto l’insieme del comportamento … E’ necessario, in una parola , che tutto il modo di trattare l’Eucarestia da parte dei ministri e dei fedeli sia improntato a un estremo rispetto. La presenza di Gesù nel tabernacolo deve costituire come un polo di attrazione per un numero sempre più grande di anime innamorate di Lui, capaci di stare a lungo ad ascoltarne la voce e quasi a sentirne i palpiti del cuore. “Gustate e vedete quanto è buono il Signore!” (Sal 33 (34),9) (Mane Nobiscum Domine,17)

Riflessione

Questo alimento noi lo chiamiamo eucarestia, e non è dato parteciparne se non a chi crede veri gli insegnamenti nostri, ha ricevuto il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione e vive secondo le norme di Cristo. Poiché noi non lo prendiamo come un pane comune e una comune bevanda; ma come Gesù Cristo salvatore nostro, incarnatosi per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così il nutrimento consacrato con la preghiera di ringraziamento formata dalle parole di Cristo e di cui si nutrono per assimilazione il sangue e la carni nostre, è, secondo la nostra dottrina, carne e sangue di Gesù incarnato. (San Giustino, Prima Apologia, 65)

Litanie della SS.ma Eucarestia

Sorgente di gioia purissima  Noi Ti adoriamo

Sacramento che germina i vergini  Noi Ti adoriamo

Sacramento che dà forza e vigore  Noi Ti adoriamo

Pregustazione del convito celeste  Noi Ti adoriamo

Pegno della nostra risurrezione  Noi Ti adoriamo

Pegno della gloria futura  Noi Ti adoriamo

Dagli scritti di Padre Pio

Vedete quanti dispregi e quanti sacrilegi si commettono dai figliuoli degli uomini verso l’umanità sacrosanta del suo Figliuolo nel Sacramento dell’amore? A noi tocca … giacché dalla bontà del Signore siamo stati prescelti nella sua Chiesa, a noi tocca, dico, difendere l’onore di questo mansuetissimo Agnello, sempre sollecito quando si tratta di patrocinare la causa delle anime, sempre muto allorché trattasi della propria causa. (Ep III p 62-63, Ed 1994)

Preghiamo insieme

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:/ nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;/ anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Di questo gioisce il mio cuore,/esulta la mia anima;/ anche il mio corpo riposa al sicuro,/ perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,/ né lascerai che il tuo santa veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita,/ gioia piena nella tua presenza,/ dolcezza senza fine alla tua destra. (Salmo 16, 5. 8-11)

Canto
















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