– Gesù, l’amico del cuore-

Dagli scritti di Padre Pio:
Prega per me quest’Amante divino, questo diletto Sposo delle anime nostre, che compia l’opera della grazia che ha cominciato con me poverino. In me povera ed abietta sua creatura che fin dalla nascita mi ha dimostrato segni di specialissima predilezione: mi ha dimostrato che egli non solo sarebbe stato il mio salvatore, il mio sommo benefattore, ma l’amico devoto, sincero e fedele, l’amico del cuore, l’eterno e infinito amore, la consolazione, la gioia, il conforto, tutto il mio tesoro. (Ep.III,p.1006)

Dagli scritti di Padre Pio:
Una voce mesta ma dolcissima faceva eco nel povero mio cuore, era l’avviso del padre amoroso, che delineava alla mente del figlio suo pericoli che incontrato avrebbe nella lotta della vita, era la voce del padre benigno, che voleva staccato il cuore del figlio da quegli amori infantili, innocenti; era la voce del padre amoroso che sussurrava alle orecchie e al cuore del figlio di staccarsi del tutto dalla creta, dal fango, e gelosamente consacrarsi interamente a lui. Ardentemente, con sospiri amorosi, con gemiti inenarrabili, con parole dolci e soavi lo chiamava a sé, voleva farlo tutto suo. (Ep.III,p.1006/7)

Dagli scritti di Padre Pio:
L’essere buoni servi di Dio importa invece di essere caritatevoli verso il prossimo, avere nella parte superiore una inviolabile risoluzione di eseguire la volontà di Dio, avere una profonda umiltà e semplicità per confidarsi in Dio e rivelarsi tante volte, quante si fanno delle cadute; soffrir se stessi nelle proprie abiezioni e cadute, e sopportare gli altri tranquillamente nelle loro imperfezioni. (Ep.III,p.924)

Dagli scritti di Padre Pio:
Vi consoli … il dolce pensiero di amare Gesù, e di essere assai di più da lui amato. Chiediamogli la grazia con la sposa dei sacri Cantici: “Mi baci egli col bacio della sua bocca! I tuoi amori, sì, son migliori del vino!”(Cant. 1,1) Quante volte questo bacio di pace, a noi sacerdoti specialmente, ci viene dato da Gesù nel santissimo sacramento! Sì, desideriamolo ardentemente questo bacio dalla bocca divina e più ancora mostriamocene riconoscenti. Qual più caro dono possiamo noi miseri mortali desiderare da Dio?! Se noi ci sforzeremo di amare Gesù, questo solo scaccerà ogni timore da noi, e nelle vie del Signore l’anima sente che non cammina, ma vola.(Ep.I,p.406)

Tratto dall’Epistolario I, III, II edizione anno 1973, 1977 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni

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