– ” Sia fatta la tua volontà “-

Dagli scritti di Padre Pio:

Iddio, dopo tanti benefici compartitici senza alcun merito, si contenta di un sì tenerissimo dono, quel’è la nostra volontà. Offriamogliela con il medesimo divin Maestro in quella sublimissima preghiera del Pater noster …: “ Sia fatta la volontà tua come in cielo così in terra “ ( Mt.6,10 )…. Rammentiamoci che il divin Maestro nell’indirizzare in nome nostro al Padre suo quella parola del Pater “ sia fatta la volontà tua “ vice benissimo colla sua mente divina quanto difficile sarebbe a noi riuscito quanto egli aveva promesso in nome nostro al Padre suo. Troppo bene … il buon Gesù tutta ne misurò coll’occhio suo divino l’immensità della nostra fiacchezza, la quale spessissimo per sottrarsi alla volontà di Dio inventa o meglio finge di non conoscerla. ( Ep.II,p.342 )

Dagli scritti di Padre Pio:

Padre, a me oggi per un sentimento egoistico non posso pregarvi di togliere Gesù da mezzo agli uomini; e come poteri vivere io, sì debole e fiacco, senza di questo cibo eucaristico? Come adempiere quella petizione, fatta in nome nostro da questo vostro Figliuolo: “ Sia fatta la volontà tua, come in cielo così in terra “, senza essere fortificato da queste carni immacolate? Se ancora adesso col potente soccorso che Gesù ci ha lasciato in questo sacramento di amore, mi sento spesso sul punto di vacillare e di ribellarmi alla vostra volontà, che ne sarebbe di me se io vi pregassi e voi mo esaudiste, di toglierci Gesù da in mezzo agli uomini per non vederlo così malamente trattato?(Ep.II,p.344 )

Dagli scritti di Padre Pio:

Padre santo, dateci oggi il nostro pane quotidiano; dateci Gesù sempre durante questo nostro breve soggiorno in questa terra di esilio; datecelo e fate che noi ce ne rendiamo sempre più degni di accoglierlo nel nostro petto; datecelo sì, e saremo sicuri di adempiere quanto Gesù stesso per noi a voi ha indirizzato: “ Sia fatta la volontà tua, come in cielo così in terra “. ( Ep.II, p 344 )

Dagli scritti di Padre Pio:

Disponiamoci sempre a riconoscere in tutti gli eventi della vita l’ordine sapientissimo della divina provvidenza, adoriamone e disponiamone la nostra volontà a sempre ed in tutto uniformarla a quella di Dio, che così glorificheremo il Padre celeste ed il tutto ci sarà vantaggioso per la vita eterna … e quando Dio ci voglia togliere la vita, il sentimento, l’affetto che dovremmo avere dovrebbe essere appunto quello di chi dopo la fatica va a prendere la mercede, di chi dopo il combattimento va a ricevere la corona. ( Ep. II, p.341 )

Tratto dall’Epistolario II, II edizione anno 1975 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.

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