E’ nato un bambino: che festa in questa stanza ! Quest’umile angolo di terra con un’altra festa: la glorificazione di Padre Pio, diventerà come un grazioso poema dalle pagine infinite.

Il Presepio

O stanza dove nacque Padre Pio,

la nudità ti rende ancor più ricca.

Chi vide te nei giorni del vagito,

conserva dentro il cuore la visione

di contadini poveri del Sannio.


Monumentali vite di saggezza.

Non fanno certo sfoggio di maniere.

Semplicità e rudezza fanno gala

e nel parlare basta l’essenziale.

Il cuor riveste d’or la povertà.


E rivestita d’or sarà la vita

di questo sconosciuto neonato.

Adesso riempie l’aria di vagiti,

ma in non lontano giorno riempirà

di carità stupenda tutto il mondo.


Sei cara, rozza porta con l’anello.

Treppiedi con la brocca e lavamani,

armadio a muro e cassa ristuccata,

mattoni d’impiantito e volta a canne,

restate lì e parlate ai pellegrini.


Rimanga pur la botola, che narra

le magre provvigioni dell’inverno.

La foto della mamma e del papà,

e le sbiadite immagini di Santi

staranno ad aspettar la grande festa.


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