sottomettersi a Dio -SOTTOMETTERSI A DIO-

Dagli scritti di Padre Pio:

L’anima può propagare la gloria di Dio e lavorare per la salvezza delle anime mediante una vita veramente cristiana, pregando incessantemente il Signore che “venga il suo regno”, che il santissimo nome “sia santificato”, che “non c’induca in tentazione”, che “ci liberi dal male”… Pregate per i perfidi, pregate per i tiepidi, pregate per i fervorosi ancora, ma specialmente pel sommo Pontefice, per tutti i bisogni spirituali e temporali della santa chiesa, nostra tenerissima madre; ed una preghiera speciale per tutti coloro che lavorano per la salute delle anime e per la gloria di Dio colle missioni fra tanta gente infedele ed incredula. (Ep.II,70)

Dagli scritti di Padre Pio:

Non temere se ti senti fredda nella meditazione, nelle preghiere, in tutte le altre pratiche di pietà; se senti di essere ancora legata alle creature; se senti ancora il contrasto dell’uomo vecchio con l’uomo nuovo; se ti vedi ancora circondata da infermità, perché avvenendo tutto questo contro ogni tuo volere non vi è colpa, non solo ma è fonte di merito per te. Sono queste le prove dell’anima che Dio predilige e che egli vuole sperimentare quando la vede nelle forze necessarie a sostenere il combattimento ed intessersi con le proprie mani il serto della gloria. (Ep.III,990)

Dagli scritti di Padre Pio:

Povere sventurate quelle anime che si gettano nel turbinìo delle preoccupazioni mondane; più esse amano il mondo, più le loro passioni si moltiplicano, più i loro desideri si accendono, più si trovano incapaci ai poro progetti, ed ecco le inquietudini, le impazienze, gli urti terribili, che spezzano i loro cuori, che non palpitano di carità e di santo amore. Preghiamo per queste anime disgraziate, miserabili, che Gesù le perdoni e le tragga con la sua infinita misericordia a sé. (Ep.III,1092)

Dagli scritti di Padre Pio:

La tavola che deve condurvi al porto di salvezza, l’arma divina per arrivare a cantare vittoria, è la sommissione piena e cieca del nostro giudizio al dettame di chi è incaricato a guidarci fra le ombre, le perplessità e le battaglie della vita. La sacra scrittura istessa ce lo conferma con la sua infallibile autorità:”Vir obediens loquetur victoriam”(Prov. 21,25), l’ubbidiente canterà vittoria. (Ep.II,90)

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