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ANNIVERSARIO DON BRUNO

Il 3 agosto del 2008 partiva per il Paradiso, don Bruno Cassini

Ringraziamo ancora Dio per il suo ministero svolto per noi e con noi, ricchi dei tanti preziosi insegnamenti.

Continuiamo a vivere in comunione con lui celebrando una Santa Messa il 3 agosto c.a. presso la Parrocchia Santa Caterina da Siena in Via Mezzanotte, 92 alle ore 21.00.

don Emilio e la Comunità Parrocchiale

don bruno035 - Copia

Testamento Spirituale


Don Bruno il 16 gennaio 1991 scriveva:

Il tramonto si avvicina,o Signore,ed io,che purtroppo non sono come San Francesco,ho delle cose e non so bene,ora,a chi lasciarle.

Sono i soldi,la macchina,libri,suppellettili  e qualche attrezzo “del mestiere “ come si dice (audiovisivi,ecc.).

Vorrei che rimanesse tutto alla parrocchia,ed una buona parte,a suo giudizio,a colui o coloro che mi assisteranno nel bisogno. Se no,come li potrò ricompensare? Leggi tutto »

Perdono di Assisi – 01/08/2009

il piccolo vaso 4070

Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito si luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a il suo Signore!Gli chiesero allora cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: “Santissimo Padre, benché io sia misero peccatore, ti prego che tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.“Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande – gli disse il Signore –, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. ACCOLGO QUINDI LA TUA PREGHIERA, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si presentò subito dal Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?”. Francesco scattante rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: “come non vuoi nessun documento?”. E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola. Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: ”Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

Indulgenza Plenaria del Perdono di Assisi

Condizioni per l’acquisto dell’indulgenza plenaria del Perdono di Assisi:confessione sacramentale,comunione eucaristica,visita alla chiesa della Porziuncola con la recita del Padre nostro e del Credo,ed inoltre una preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

L’ Arma di Padre Pio – 19/07/09

– L’ Arma di Padre Pio -

Richiesto un giorno quale eredità lasciasse ai suoi figli spirituali, Padre Pio nella sua profonda umiltà, rispose:

” Mi sembra non aver dato cattivo esempio”.

L’esempio dunque è l’ eredità di Padre Pio : egli fu un riformatore di coscienze, l’ Apostolo del Confessionale, il fondatore della Casa Sollievo, il primo Sacerdote Stigmatizzato, uno dei più grandi mistici di tutta la Chiesa. Fu anzitutto l’ uomo della preghiera. Il rosario era la sua arma e l’ arma che suggeriva ai suoi figli spirituali. Più volte Padre Pio raccontò questo sogno: Gli pareva di trovarsi alla finestra del coretto della Chiesina di San Giovanni Rotondo. Nel piazzale antistante stava una folla sterminata. Chiese : ” Chi siete? Che volete? ” E la folla rispose : ” La morte di Padre Pio “. Continua : ” A queste parole entrai nel coro … e la Madonna mi diede una arma che manovrai dalla finestra e tutta quella gente restò tramortita. Mi svegliai. Mi riaddormentai e mi trovai alla stessa finestra. Di nuovo vidi una immensa folla. Meravigliato e deluso esclamai : ” Ah non sono morti!…” Di nuovo chiesi : ” Chi siete ? Siamo cristiani. Ah ! Siete figli e seguaci di Gesù. Bravi ! Obbeditemi, seguitemi e nessuno vi nuocerà. Stringete sempre nella vostra mano l’ arma di Maria e riporterete vittoria sui nemici “. Coricato una sera chiese l’ “Arma”. Dov’è ? Chiesero sorpresi i frati. Nella mia tonaca, rispose Padre Pio. Non c’è nessun’ arma, guardate, c’è soltanto la corona del Rosario” .                                                       E questa non è un’ Arma ?.

Santa Veronica Giuliani – 10/07/’09

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Santa Veronica Giuliani, all’anagrafe Orsola Giuliani nasce a Mercatello (Urbino) nel 1660. All’età di diciassete anni entra nel convento delle clarisse di Città di Castello . Non avremmo saputo nulla sulla mistica Veronica se il suo confessore non le avesse ordinato di scrivere il diario. Anche lei come Padre Pio ha ricevuto le stimmate. A questo proposito riportiamo le sue stesse parole: ” Io vidi uscire dalle sue SS.Piaghe cinque raggi risplendenti e tutti vennero alla volta mia… In quattro vi erano i chiodi, e in una vi era la lancia, come d’oro, tutta infuocata, e mi passò il cuore da banda a banda … quando vidi queste stigmate esteriori, io piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nasconderle agli occhi di tutti”. Nel 1727 muore a Città di Castello.

La lettera del Papa ai sacerdoti

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Cari fratelli nel Sacerdozio,

Nella prossima solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì 19 giugno 2009 – giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione del clero –, ho pensato di indire ufficialmente un “Anno Sacerdotale” in occasione del 150° anniversario del “dies natalis” di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono di tutti i parroci del mondo. Tale anno, che vuole contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si concluderà nella stessa solennità del 2010. “Il Sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù”, soleva dire il Santo Curato d’Ars. Questa toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con tenerezza e riconoscenza l’immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che offrono ai fedeli cristiani e al mondo intero l’umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come non sottolineare le loro fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità tendenzialmente universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione: quella di “amici di Cristo”, da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati? Leggi tutto »

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