La Risurrezione

-La Risurrezione-

Nella potenza della Risurrezione, evento straordinario, strepitoso, assolutamente unico nel suo genere, Gesù può dimostrare di poter fare nuove tutte le cose. Gesù è venuto nel mondo per dimostrare di essere Dio e non lo ha voluto fare solo per mezzo dei suoi segni prodigiosi o per mezzo di una predicazione salvifica, ma con il gesto dinanzi al quale tutta l’umanità può rimanere conquistata. L’esigenza della vita e dell’immortalità trovano soddisfazione nella realtà divina di Gesù morto e risorto. Leggi tutto »

Gesù, l’Unigenito del Padre

– Gesù, l’ Unigenito del Padre -

Dagli scritti di Padre Pio:

Desidero che gli abbassamenti del Figliuolo di Dio e la gloria che a lui che da questo ne venne siano l’oggetto delle vostre quotidiane meditazioni … Questo verbo divino di sua piena e libera volontà volle abbassarsi sino a noi, nascondendo la divina natura sotto il velo dell’umana carne. In tal modo, dice San Paolo, il Verbo di Dio si umiliò, da venire come ad esinanirsi: “Annichilì se stesso prendendo forma di servo”(Fil.2,7). Sì … egli volle nascondere talmente la divina natura da prendere in tutto le somiglianze dell’uomo, assoggettandosi persino alla fame, alla sete, alla stanchezza; e, per usare la espressione stessa dell’apostolo delle genti: “Similmente a noi tentato in tutto, tolto il peccato”(Ebr.4,15). Leggi tutto »

Agonia di Gesù

– Agonia di Gesù -

Dagli scritti di Padre Pio:

(Gesù) entrato nell’Orto, dice loro: “Restate qui, vegliate e pregate affinché non entriate in tentazione”(Mt 26,36); state all’erta, par che dica loro, perché il nemico non dorme; premunitevi contro di lui con l’arma della preghiera, affinché non possiate essere coinvolti ed indotti nel peccato. È l’ora delle tenebre. Ciò raccomandato, si allontana da loro quanto un lanciare di pietra e si prostra a terra. Egli è estremamente triste. L’anima sua è in preda ad indescrivibile amarezza. (Appendice V, Agonia di Gesù nell’Orto,p.893) Leggi tutto »

I miei giorni con Padre Pio di P. Guglielmo Alimonti

Così piccolo

Il clima natalizio vicino a Padre Pio mi ricordava la celebrazione della nascita di Gesù come l’avevo vissuto da bambino e da fanciullo in famiglia. Rinnovava nel mio cuore di figlio di San Francesco quello che avevo goduto, trascorrendo più volte il Natale nella città di Assisi. Il presepio in quei santuari mi trasportava spiritualmente alla grotta di Betlemme e alla Grotta dei Pastori, vicino a Betlemme. Il Natale di Gesù è la festa delle feste, come lo definiva il Serafico Padre. Egli bramava che tutto il mondo potesse esultare e cantare per accogliere il Figlio di Dio, che nasce sulla terra. Diceva che tutti, uomio far festa. Aggiungeva: “Se potessi, andrei dall’Imperatore per dirgli di far gettare grano per le strade affinché gli uccelli possano mangiare in abbondanza”. Leggi tutto »

Gesù, l’Uomo-Dio

– Gesù, l’ Uomo- Dio -

Dagli scritti di Padre Pio:

Gesù si rialza e volge al cielo lo sguardo supplichevole e mesto; eleva le sue braccia e prega … Egli prega con tutta la fiducia di Figlio, ma conosce appieno l’ufficio che egli sostiene. Riconosce essere, il solo per tutti, l’oltraggiatore della divina maestà. Riconosce essere il solo che con il sacrificio della sua vita può soddisfare la divina giustizia e riconciliare la creatura con il Creatore. Egli lo vuole ed efficacemente lo vuole. Ma la natura è atterrita in vista della sua amara passione. Tutto vuol respingere, ma lo spirito è pronto all’immolazione e ne sostiene la lotta con tutte le sue forze. Si sente abbattuto, ma egli lotta accanitamente. Leggi tutto »

Prendere coscienza della propria anima

- Prendere coscienza della propria anima -

Dagli scritti di Padre Pio:

Nell’Esodo leggiamo che Iddio, volendo umiliare i figliuoli d’Israele e conoscersi nelle loro miserie, comandò che si dimettessero gli abiti di festa e prendessero quelli di lavoro. (Cf.Es 33,5) … Ne abbiamo uno splendido esempio nella Scrittura. Mosè, accortosi che chi gli parlava era il Dio d’Israele, trasportato dal gusto che sentiva nel trattare con Dio, si stava accostando al roveto ardente, ma il Signore per insegnargli il rispetto, la discrezione e la nudità perfetta d’appetito con cui si deve accostare nel trattare col suo Dio, ordina di non appressarsi senza togliersi i calceamenti: “Non t’avvicinare! Togliti i sandali dai piedi”(Es 3,5). Nei calceamenti (sandali) vi raffiguro gli appetiti e i gusti dei quali l’anima è piena, prima di passare per questa purgazione. Mosè stesso capì la cosa che stava per compiere … non solo non osò avvicinarsi al roveto, ma non osò più neanche di alzare lo sguardo verso di esso.(Appunti di ascetica e mistica, Ep.IV,p.947) Leggi tutto »

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