– No alla vanagloria, si alla perfezione -

Dagli scritti di Padre Pio:

Nostro Signore per addimostrarci quanto la vanagloria sia contraria alla perfezione, ce lo dimostra con quella riprensione che fece agli apostoli, quando li vide pieni di compiacenza e di vanagloria, allorché i demoni si mostravano obbedienti ad ogni loro comando… Questo vizio intanto è da temersi in quanto non ha virtù contraria per combatterlo. Infatti ogni vizio ha il suo rimedio e la virtù contraria; l’ira si atterra colla mansuetudine, l’invidia colla carità, la superbia coll’umiltà e via,via dicendo;la sola vanagloria invece non ha virtù contraria per essere combattuta. Essa s’insinua negli atti più santi; e perfino nella stessa umiltà se non si è accorti innalza superba la sua tenda. ( Ep.I,397)

Dagli scritti di Padre Pio:

Aveva ben ragione san Girolamo di paragonare la vanagloria all’ombra. Difatti l’ombra segue dovunque il corpo, ne misura persino i passi. Fugge questo, fugge anche lei; cammina a passo lento, anche lei a lui si uniforma; siede ed anche allora prende la stessa posizione. Lo stesso fa la vanagloria, segue dovunque la virtù. Invano cercherebbe il corpo fuggire la sua ombra, questa sempre e dovunque la segue e le va appresso. Parimenti accade a chi si è dato alla virtù, alla perfezione: più fugge la vanagloria e più si sente da lei investito.Temiamo,tutti, caro padre, questo nostro gran nemico. ( Ep.I,398)


Dagli scritti di Padre Pio:

È ormai tempo di confessarlo: noi siamo miserabili, che il bene poco possiamo praticarlo; ma Iddio nella sua bontà ci compatisce e si arriva ad accontentare anche del poco, ed accetta la preparazione del nostro cuore. Ma che cosa è questa preparazione del nostro cuore? Secondo la divina parola Iddio è infinitamente più grande del nostro cuore, e questo supera tutto il mondo, quando mettendo da parte tutto se stesso, nella sua meditazione prepara il servizio che deve rendere a Dio, cioè allorchè egli ferma il progetto di servire Dio, d’amarlo, di amare il prossimo, di osservare la mortificazione dei sensi esterni ed interni ed altri buoni propositi. ( Ep.III,681)

Dagli scritti di Padre Pio:

Ella ( l’anima) gli presenti una carne mortificata senza ribellione, una attenzione alla preghiera senza volontarie distrazioni, una dolcezza grandissima nel conversare senza amarezza, una umiltà senza verun sentimento di vanità. Eccovi… delle buone preparazioni. Eppure chi è che non vede quante maggiori di queste preparazioni sarebbero necessarie per servire Dio, ma bisogna pur trovare chi possa adempirli, poiché quando siamo per metterli in pratica, si è facile ad arrestarsi, vedendo che queste perfezioni non possono essere né tanto alte in noi né tanto assolute. ( Ep.III,682)

Tratto dall’Epistolario I, III, II edizione anno 1973, 1975 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.

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